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Caratteristiche

  • Facile con maggiori difficoltà all'attacco.
  • 3.40h.
  • 420m ca. in salita e discesa.
    Lo sviluppo della cresta è,in totale,di circa 1200 metri,di cui circa 400m attrezzati;l'avvicinamento presenta dei saliscendi significativi che fanno aumentare il dislivello complessivo.
  • albergo Alto Matanna tel.0584-776005
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Media valutazioni

Difficoltà tecniche 1.5
Esposizione 2.6
Varietà passaggi 1.7
Impegno fisico 2.4
Interesse paesaggistico 3.4
Numero votazioni 16
VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPS

Via Ferrata  R. SALVATORI

MONTE FORATO

segnalata da GIAN MICHELE GOZZI - 2004

PERCORSO STRADALE

Il punto di partenza è l’albergo Alto Matanna-1037m,situato in una conca erbosa ai piedi del versante meridionale del Monte Nona, raggiungibile in poco meno di un’ora da Lucca seguendo la strada per la Garfagnana che percorre la Valle del fiume Serchio, girando a sinistra in corrispondenza di Diecimo ed oltrepassando Pescaglia e la sua frazione di Pascoso (da qui indicazioni per Matanna); l’ultimo tratto di strada è a tratti stretto e ripido, ma comunque asfaltato ed in buone condizioni; è disponibile un ampio piazzale per il parcheggio; nonostante il nome, l’albergo Alto Matanna non fornisce servizio di albergo ma solo di bar e ristorante.

AVVICINAMENTO

Sul retro dell’edificio si imbocca il sentiero n.109 che inizialmente sale puntando verso nord, poi attraversa una bella faggeta mantenendosi più o meno in quota e,con una ripida discesa finale lungo uno scosceso ma sicuro canalone, porta alla Foce delle Porchette (982m-40') che si apre tra il Monte Nona ed il Monte Croce; da qui, sempre seguendo il segnavia n.109, si sale verso destra per pochi metri, quindi attraverso un’intaglio della roccia sulla sinistra ci si cala per un’angusta gola in discesa che conduce alla base della scoscesa parete occidentale del Monte Croce, che si attraversa fino a rientrare nella faggeta; si oltrepassa la confluenza da sinistra del sentiero n.6 (che diventa comune al n.109) e, in corrispondenza di una cappelletta in pietra si gira per una mulattiera in salita sulla destra; con pochi tornanti si raggiunge alla fine la Foce di Petrosciana (961mt-20'-1.00h). Qui, dietro un pilastrino di pietra, si trova la targa commemorativa della ferrata; conviene salire ancora, superando un brevissimo tratto dotato di mancorrente in cavo metallico, imboccando l’evidente ma non ancora affilata cresta e seguendone fedelmente il filo, seguendo i segnavia biancorossi fino a quando non ci si trova alla base del torrione che interrompe il filo di cresta e sulla destra del quale inizia il percorso attrezzato (20'-1.20h); il luogo è ampio e si può agevolmente indossare il materiale.

LA FERRATA

Si sale lungo un aperto diedrino verso sinistra con un passaggio delicato ma non difficile, quindi si prosegue per divertenti paretine fino a raggiungere un ballatoio dal quale una scaletta di circa 5 metri consente di sormontare il risalto sovrastante; si risale ancora per belle paretine fino a traversare verso sinistra per riprendere la cresta; si prosegue quasi sempre sul filo, usufruendo come assicurazione nei punti più affilati del cavo mantenuto a circa un metro da terra da paletti saldamente conficcati nel terreno; si prosegue per saliscendi, talvolta entrando nella faggeta, fino alla cima sud (1223m-30'-1.50h). Da qui si può osservare bene dall’alto il sottostante arco sul versante occidentale; si può scegliere di scendere direttamente al Passo del Monte Forato dalla cima sud, oppure di percorrere l’arco (nessuna attrezzatura, attenzione!!), che ha uno spessore minimo di 6 metri, raggiungere la cima nord e scendere da qui,girando verso destra, il Passo del Monte Forato (circa 1150m-10'-2.00h); siamo praticamente al centro dell’arco sul versante orientale della montagna; da questo punto, attraverso l’arco, si può ammirare il Mar Tirreno, come del resto da tutto il percorso di cresta.

DISCESA

Inizia ora il percorso di rientro;si imbocca il sentiero verso sud procedendo quasi sempre nella faggeta senza dislivelli apprezzabili lungo il versante orientale del monte; ad una selletta si piega decisamente a destra in discesa, fino a raggiungere il filo della cresta in corrispondenza dell’attacco della ferrata; per la cresta, in questo punto agevole, si raggiunge nuovamente la Foce di Petrosciana (30'-2.30h); per lo stesso sentiero percorso all’andata si fa ritorno all’Albergo Alto Matanna (1.10h-3.40h). In alternativa è possibile concatenare il presente itinerario con la ferrata del vicino Procinto: si segue l’itinerario di rientro fino alla confluenza dei sentieri n.109 e n.6 ma,invece di risalire a sinistra verso la Foce delle Porchette, si prosegue bassi lungo il sentiero n.6; trascurando tutte le diramazioni, si oltrepassa una conca con alcuni manufatti dell’acquedotto (Fonte Moscoso, 800m, punto più basso dell’itinerario) e, dopo poche decine di metri, si lascia il sentiero imboccando un’evidente traccia ghiaiosa in salita sulla sinistra in corrispondenza di alcuni grossi massi; si punta con decisione all’evidente e roccioso avancorpo settentrionale del Monte Nona, proseguendo per faticose tracce talvolta molto labili e spesso senza via obbligata in mezzo alla vegetazione; raggiunta la base della parete, la si costeggia verso destra su un sentiero ora più agevole fino ad immettersi nel canale che separa il Monte Nona dal Procinto; lo si risale, sempre più incassato, fino a passare sotto il ponticello che scavalca la Foce del Procinto; per la rampetta erbosa a sinistra si salgono 4-5 metri, raggiungendo il livello del ponte (1000m-1.20h da Foce di Petrosciana); da qui si veda la relazione della ferrata del Procinto; tale concatenamento consente di percorrere uno splendido itinerario di circa 6.00h di cammino effettivo e circa 1000 metri di dislivello complessivo.

CONSIDERAZIONI

Il Monte Forato, noto anche come Penna o Pania Forata, rappresenta la propaggine meridionale del gruppo delle Panie; pur non potendo competere in mole ed arditezza delle linee con le più possenti Pania della Croce e Pania Secca, è ugualmente molto caratteristico per il maestoso arco naturale di pietra che collega le pendici della cima sud -1223m- con la cima nord-1209m, creando così uno spettacolare foro di 32 metri di larghezza e 26 metri di altezza attraverso il quale è possibile in talune condizioni ammirare i raggi del sole all’alba ed al tramonto. L’itinerario attrezzato percorre la cresta sud-est , che collega la Foce di Petrosciana alla cima meridionale, ed è intitolato all’Ing.Renato Salvatori, già vice presidente della sezione CAI di Forte dei Marmi. La via è facile, presentando qualche passaggio tecnico solo all’inizio; in alcuni tratti occorre procedere con molta attenzione perchè la cresta è sottilissima e con pareti verticali su entrambi i lati;nei tratti di arrampicata la roccia è buona; per la bassa quota e l’esposizione favorevole, con adeguate condizioni meteorologiche è un itinerario che si presta benissimo ad essere percorso anche nei mesi invernali.

Commenti   

0 #23 Marco Gori 2019-09-05 08:40
Percorsa il 05/09/2019 Fatta Sabato scorso con mia figlia di 11 anni, la sua prima ferrata. Secondo me è la ferrata più adatta per la prima esperienza: facile, ma allo stesso tempo aerea e montana, in un ambiente eccezionale. Rispetto alla ferrata del Procinto ha l'indiscutibile vantaggio di essere a senso unico.
Noi siamo partiti da Fornovolasco, secondo me l'avvicinamento più bello (a meno che non si dorma al rifugio Forte dei Marmi).
Ho descritto l'esperienza per bambini qui:
https://sentieridicioccolata.it/la-ferrata-del-monte-forato-incontro-con-lalpinismo/
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+2 #22 Pierpaolo 2018-10-01 12:49
Percorsa il 30/09/2018. Tempo bello. E' stata la mia prima ferrata anni fa, e allora ebbi qualche difficoltà all'inizio. Rifatta oggi mi sono solo divertito, l'ho trovata facile e panoramica. Peccato che il cavo e qualche paletto non siano in buone condizioni, andrebbe manutenuta meglio.
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0 #21 Pippo Spano 2018-09-01 09:51
Percorsa il 01/09/2018 Rifatta dopo un paio d'anni (era la mia prima ferrata). Per un semi-principiante come me la prima parte non è banale, l'impressione del vuoto un pò si fà sentire, poi diventa facile e divertente, ci si può godere un gran bel posto facendo un percorso breve ma soddisfacente. Consigliata per cominciare, magari accompagnati da qualcuno più esperto che può consigliarti all'inizio
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+1 #20 Roberto Storti 2018-05-28 10:20
Percorsa il 27/05/2018 nell'ambito di un corso CAI. E' stata la mia prima ferrata e l'ho trovata piuttosto semplice e divertente. Il diedro di attacco è piuttosto verticale ma la roccia è solida e ricca di prese naturali per i piedi ben definite e appigli altrettanto solidi per le mani che facilitano l'ascensione senza dover fare troppa trazione sulle braccia. L'esposizione non è mai eccessiva e il tracciato è molto panoramico. Scala un pò ballerina e cavo in acciaio un pò vecchiotto che in alcuni punti comincia a stramarsi..la consiglio ai neofiti come me per prendere dimestichezza con l'uso dell'imbrago e del kit da ferrata. Percorsa in circa 1h e mezza.
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+2 #19 Leonardo 2018-01-07 11:02
Percorsa il 05/05/2017 e 25/08/2017. Ferrata molto facile, adatta a principianti. Qualche difficoltà in più sulle prime 2 paretine, ma poi scorre divertente e veloce visto che è anche molto breve. Il giro partendo dell'albergo Alto Matanna è molto bello, il Monte Forato è una meraviglia.
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+1 #18 Alex 1977 2017-05-29 06:25
Percorsa il 27/05/2017. Ferrata facile e divertente, adatta anche ai principianti come me. Stupenda vista dell'arco e delle Panie all'uscita della ferrata. Ho visto altri escursionisti salire senza imbragatura, onestamente, parere di principiante, un paio di passaggi su una cresta molto sottile non li prenderei così alla leggera.
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+1 #17 Lorenzo 2016-12-27 11:18
Percorsa il 21/12/2016 giorno del solstizio d'inverno concatenandola a quella del Procinto secondo quanto consigliato dai più. Molto bella e panoramica, per nulla difficile anche se molto esposta trovandosi interamente su una cresta. Primo torrione all'attacco da interpretare adeguatamente, per il resto facile.
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+1 #16 Luca C. 2015-11-16 21:55
Percorsa il 15/11/2015, purtroppo con la nebbia. E' la nostra seconda ferrata partendo da zero, quindi è fattibile da chiunque abbia un po' di pazienza e passione. Non è comunque da sottovalutare: in alcuni tratti è necessaria molta calma e forza per avanzare. Ottima recensione, l'unica cosa che vorrei correggere è il discorso dell'Albergo Alto Matanna che non offre servizio di albergo. In realtà attualmente lo offre, se lo sapevo prima evitavo di avventurarmi con il camper in strade simili! Meglio telefonare e informarsi prima ;)
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+2 #15 Matteo 2015-08-02 09:27
Percorsa il 16/05/2015 ferrata estremamente facile ma con un lungo avvicinamento all'attacco...
il panorama è bellissimo con il gruppo Panie, monte Procinto, monte Corchia e visuale sul litorale della Versilia..consigliata per chi è alle prime armi...
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0 #14 Andrea A. 2015-01-23 00:00
Percorsa il 12.08.2014 L'ho trovata particolarmente semplice, più facile della ferrata al monte Procinto, se non altro poiché la ferrata in quest'ultimo deve essere giocoforza percorsa anche in discesa. Molto bello il panorama, specialmente poco dopo la sommità, quando puoi ammirare il magnifico arco naturale. L'ho fatta partendo da Fornovelasco. Cinque ore in tutto.
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